16 agosto 2012

"Giuseppe Di vagno (1889-1921) e il socialismo italiano"




Titolo: Giuseppe Di vagno (1889-1921) e il socialismo italiano

A cura di: Gianvito Mastroleo

PIERO LACAITA EDITORE

Collana: Uomini e cose della nuova italia n. 61
ISBN: 9788865820179
Prezzo: euro 18,00
Pagine: 288
Formato: cm 14x22

Di Vagno non è un predestinato al socialismo. Proveniente da agiata famiglia di media borghesia agraria, la sua opposizione all’ordine sociale esistente non è determinata dallo sfruttamento padronale, dalla miseria, dalla negazione all’accesso alla scuola […] Il suo non vuol essere, e non è, il socialismo della retorica elettoralistica o congressuale, non è il socialismo dottrinario o pseudodottrinario che vuol costringere la mutevole realtà dentro i propri schemi. […] Essere socialisti nel Mezzogiorno non è facile. […] La Puglia, la regione più avanzata del Mezzogiorno, è quella nella quale più a fondo incidono le contraddizioni del sistema politico che da Giolitti ha preso nome […] E’ questo l’ambiente nel quale Giuseppe Di Vagno fa il suo ingresso, con il piglio e la baldanza del combattente, sfidando prima i mazzieri di Giolitti e poi gli squadristi di Mussolini, soccombendovi da eroe. […] Sfugge a due attentati, il terzo va a buon fine. […] Lo colpiscono sparandogli quattro colpi nella schiena, mentre a breve distanza esplode una bomba a coprire la fuga dei sicari. A casa lo attendevano la moglie e un figlio ancora non nato. […] Nessuna revisione può cancellare che il fascismo teorizzò e praticò la violenza quale strumento di lotta politica: Di Vagno morì di pistola, Matteotti e i fratelli Rosselli di pugnale, Giovanni Amendola e, con lui, il prete don Minzoni di manganello. Di essi, solo Carlo Rosselli aveva impugnato le armi, per difendere in campo aperto la libertà di Spagna. […] Non chiese vendetta la moglie di Giuseppe Di Vagno ai tribunali della nostra repubblica e non la chiese il figlio che non vide il padre […] essi lo avevano visto risorgere con la giustizia e la libertà che egli amò fino a morirne, e che risorsero sulle bandiere della Resistenza e ispirarono il patto costituzionale nel quale senza riserve si riconobbe la stragrande maggioranza del popolo italiano, che ha retto alle prove della guerra fredda e del terrorismo, che ancora costituisce il fondamento etico-giuridico della nostra repubblica.
GAETANO ARFÈ (25 sett. 2001)

INDICE
Prefazione di Alessandro Leogrande

PARTE PRIMA Presentazione del volume “Il processo Di Vagno. Un delitto impunito tra fascismo e democrazia” Roma, Camera dei deputati - Sala della Lupa, 14 luglio 2011

PARTE SECONDA Convegno di studi sul tema “Socialismo, diritti e democrazia del Lavoro: in Europa e non solo” Bari, Aula del Consiglio comunale, 24 settembre 2011

TAVOLA ROTONDA: Socialismo oggi: perché no?

PARTE TERZA Commemorazione del 90° anniversario dell’assassinio di Giuseppe Di Vagno alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano Conversano, Palazzetto dello Sport, 5 novembre 2011

PARTE QUARTA Mostra storico documentaria sugli atti del processo Di Vagno Archivio di Stato di Potenza, 20 dicembre 2011

APPENDICE
- Dibattito sul Socialismo tratto da Il Riformista, dir. Emanuele Macaluso
- Nicola Colonna, Presentazione
- Socialdemocrazia: eclisse o rilancio? di Massimo D’Alema
- Quello che manca al Pd, di Luigi Covatta
- Attualità del socialismo, di Luciano Pellicani
- La ferita ancora aperta a sinistra, di Benedetto Ippolito
- Nessuno crede più agli – “ismi”, di Sergio Talamo
- La missione storica del socialismo oggi, di Michele Magno
- D’Alema, ovvero l’universo progressista, di Massimo L. Salvadori
- Socialismo, il futuro non è progressismo, di Paolo Franchi
- Il nuovo socialismo ricominci dalle idee, di Gianvito Mastroleo
- Basteranno i progressisti per il debito pubblico, di Stefania Craxi
- Il Pd riparta dalla valorizzazione del lavoro, di Carlo Ghezzi
- Il nodo irrisolto del socialismo oggi, di Giuseppe Tucci
- Le molte vie della socialdemocrazia, di Felice Besostri
- D’Alema, il socialismo e il barbiere di Russell, di Leonardo Domenici
- Il valore da cui ricominciare, di Antonio Foccillo
- Il progressivismo nella società globalizzata, di Salvatore Rondello
- Il postcraxismo che non rappresenta il socialismo, di Peppe Giudice
- Socialismo, per realizzarlo occorrono le riforme, di Luciano Cafagna
- La contaminazione liberale che serve al paese, di Romano Benini
- Il riposizionamento a sinistra del socialismo, di Alessandro Porcelluzzi
- Il socialismo libertario del terzo millennio, di Vincenzo Esposito
- Atene & Dintorni. Perché non possiamo non dirci socialisti, di Giuseppe Provenzano

Ringraziamenti